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Martina Mutterle, a 15 anni la più giovane esordiente in finale e scudettata. Sulle orme di Cata Pollini?

La vicentina Martina Mutterle a 15 anni e 6 mesi è diventata la più giovane giocatrice a esordire in una finale Scudetto. Dikaioulakos l’ha fatta entrare a 2 minuti dalla fine nella gara 2 vinta largamente da Schio in un palaRomare strapieno. Emozioni indescrivibili per una ragazza così giovane catapultata su questi palcoscenici e che a Bologna ha potuto anche alzare la coppa in un tempio della pallacanestro come il PalaDozza.

Mutterle ha trovato spazio complice qualche problema di infortuni tra le italiane nel roster arancione. Dalla prossima stagione sarà più difficile in quanto saranno quattro le straniere permesse dalla Fip in A1, due extra e due comunitarie, come in Eurolega, mentre in serie A2 passeranno a due.

Ma la classe 2006, punta di diamante delle giovanili di Schio, alla sua prima stagione in serie B con Sarcedo sta viaggiando a 6.5 punti di media con un high di 14, nonostante la giovanissima età media della squadra che non ha ancora vinto una partita. Nel secondo tempo nella gara farsa contro Lucca, inoltre, Mutterle ha esordito anche nel campionato di A1 con i primi 4 punti a referto.

Per lei si prospetta un futuro roseo sui parquet, sulle orme di un’altra vicentina: Cata Pollini esordì in serie A con Vicenza a 15 anni e fu l’inizio di un domino in Italia ed Europa che la portò anche oltreoceano.

Fino a diventare la miglior giocatrice italiana di tutti i tempi.