giovanili In primo piano LaB Tv Minors

Baskin, assegnate le finali nazionali a Isola Vicentina. Miola (Eisi): “si sta diffondendo sempre di più”

Il 24, 25 e 26 giugno 2022 le migliori otto formazioni d’Italia di baskin scenderanno in campo sui parquet di Isola Vicentina e Villaverla per conquistare il titolo italiano. Sono state assegnate infatti alla società Bears Baskin di Isola Vicentina le Finali nazionali di questo sport pensato per permettere a persone con e senza disabilità, maschi e femmine, di età e abilità diverse di giocare nella stessa squadra in un’attività sportiva che si ispira alla pallacanestro, ma con caratteristiche particolari ed innovative: l’obiettivo è sensibilizzare il territorio alla “cultura dell’inclusione” attraverso lo sport.

Al CSI di Vicenza sono affiliate cinque squadre che partecipano al campionato baskin della sezione territoriale Veneto: Bears Baskin di Isola Vicentina, Karibu Baskin di Montecchio Maggiore, Pgs Concordia Basket Schio di Schio, 6 Cesti Baskin di Nove, G.S. Alpini Vicenza di Vicenza.

“Sarà una bella sfida – è il commento della professoressa vicentina Sira Miola, vicepresidente dell’Eisi (Ente italiano sport inclusivi) – il baskin è arrivato in Veneto nel 2015 e grazie alla collaborazione tra insegnanti di educazione fisica e allenatori di basket si sta diffondendo sempre di più nel nostro territorio”.

“Le finali nazionali a Isola – aggiunge – sono il primo evento nazionale Eisi, in quanto l’ente è nato ed è stato riconosciuto dal Comitato paraolimpico italiano nell’ottobre 2019″.

Il baskin è nato nel 2001 a Cremona in un contesto scolastico dalla collaborazione di un genitore, Antonio Bodini e un docente di educazione fisica, Fausto Capellini. Nel 2006 è nata l’Associazione Baskin onlus che costituisce il riferimento di questa attività. A Isola l’associazione è stata costituita nel 2015 come evoluzione naturale di un distaccamento della società di basket Bears, che ha dato per oltre dieci anni la possibilità a ragazzi con e senza disabilità di allenarsi con continuità e di avere una crescita sportiva e sociale.

Il regolamento del baskin prevede l’uso di più canestri, due normali e due laterali più bassi e la possibilità di sostituire la palla da basket con una di dimensione e peso diversi; due aree protette previste per garantire il tiro nei canestri laterali; dieci nuove regole che permettono ad ogni giocatore di avere un ruolo definito sulla base delle sue competenze motorie. Questi ruoli sono numerati da 1 a 5. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a normodotati e disabili di giocare nella stessa squadra (composta sia da ragazzi che da ragazze) e la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità (fisica e/o mentale) che consenta il tiro in un canestro. Le dieci regole valorizzano il contributo di ogni ragazzo/a all’interno della squadra: infatti il successo comune dipende realmente da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento “assistenziale” a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili.

Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso. Infatti nel baskin essi imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé. I benefici dei partecipanti sono l’aumento della fiducia in se stessi, la capacità di coniugare il sacrificio al piacere, una crescita delle abilità psicomotorie e di interazione con i ragazzi e con gli adulti.

Il progetto è il frutto di un “lavoro di rete” tra realtà scolastiche e associazioni del territorio, ognuna delle quali ha contribuito, con la propria specificità, al successo del baskin.