La Virtus Padova torna a vincere il più classico dei derby veneti della B dopo due anni (2 febbraio 2020 l’ultimo successo) e lo fa sbancando il palaGoldoni, come finora solo Cividale (in Supercoppa), Mestre e una Bologna (post cambio allenatore) erano riuscite in stagione. É la prima volta che Ciocca perde contro Padova da quando siede sulla panchina biancorossa: dopo cinque vittore il primo stop arriva per mano dei cugini De Nicolao, uno a 34 anni esordiente capo allenatore e l’altro 29enne (fratello del play della Reyer in A1) “mente” della squadra in campo che vince il duello in regia con Mazzucchelli, anche colpito duro al naso. A supportarlo per i neroverdi, i 23 punti di Bocconcelli e i canestri pesanti nel finale dell’under Cecchinato.
La Virtus tocca il +21 nel primo tempo, poi la Civitus reagisce e rientra a -1 a 5 minuti dalla fine, ma il colpo di reni finale è padovano. Una serata nera per Vicenza, reduce dal ko contro il fanalino Bernareggio (anch’esso post cambio allenatore) e si fa ribaltare anche la differenza canestri dell’andata (+7), in caso di arrivo a pari punti: anche le statistiche di serata hanno subito un “oscuramento” per l’assenza degli addetti, dovuta al covid. Per i biancorossi ancora una volta sugli scudi il pivottone Cecchetti che sfiora il ventello, ma non è riuscito a piazzare la zampata decisiva.
Una vittoria particolare per Padova, come ha ricordato a fine partita il dg Nicola Bernardi, subentrato a Roberto Rugo che ha lasciato questa estate insieme allo storico coach Rubini: “tenevamo particolarmente a questo derby che il calendario ha fatto coincidere con il terzo anniversario dalla scomparsa del nostro storico vicepresidente Eugenio Papa. Ormai sono passati quasi 30 anni da quel biennio in cui la Virtus si unì con Vicenza a costituire una sinergia che portò la nostra società alla serie A (nel 1994, l’A2 festeggiata proprio al palaGoldoni ndr). Gegè fu tra i fautori della fusione, in settimana ne avevo parlato con capitan Schiavon e avevamo condiviso che non ci sarebbe stata occasione migliore che ricordarlo dedicandogli una vittoria nel derby che anche per lui rappresentava una gara molto sentita. Ringrazio il capitano e tutto il team per essersi impegnati con ogni energia consentendoci di fare questa sentita dedica”.
É la quarta vittoria consecutiva in questo 2022 che permette ai cugini neroverdi di puntare ai playoff. La Civitus, invece, deve leccarsi presto le ferite: domenica 6 febbraio si torna in campo, di nuovo in casa, contro Fiorenzuola.
C’è da vendicare l’ “imbarcata” presa all’andata.
Civitus Allianz – Antenore Energia 73-83 (17-23, 32-47, 56-61)
VICENZA Mazzucchelli 13, Bastone 9, Piccone 13, Petracca 6, Sebastianelli 4, Piccoli 4, Cecchetti 19, Chiti 5. All. Ciocca
PADOVA Cecchinato 17, Pellicano 4, Bocconcelli 23, Schiavon 5, Marangon, Ferrari 6, Lusvarghi 9, Calvi 5, Lovisotto 6, De Nicolao 8 All. De Nicolao
Arbitri: Lillo di Brindisi e Concina di Bari
La Virtus Padova torna a vincere il più classico dei derby veneti della B dopo due anni (2 febbraio 2020 l’ultimo successo) e lo fa sbancando il palaGoldoni, come finora solo Cividale (in Supercoppa), Mestre e una Bologna (post cambio allenatore) erano riuscite in stagione. É la prima volta che Ciocca perde contro Padova da quando siede sulla panchina biancorossa: dopo cinque vittore il primo stop arriva per mano dei cugini De Nicolao, uno a 34 anni esordiente capo allenatore e l’altro 29enne (fratello del play della Reyer in A1) “mente” della squadra in campo che vince il duello in regia con Mazzucchelli, anche colpito duro al naso. A supportarlo per i neroverdi, i 23 punti di Bocconcelli e i canestri pesanti nel finale dell’under Cecchinato.
La Virtus tocca il +21 nel primo tempo, poi la Civitus reagisce e rientra a -1 a 5 minuti dalla fine, ma il colpo di reni finale è padovano. Una serata nera per Vicenza, reduce dal ko contro il fanalino Bernareggio (anch’esso post cambio allenatore) e si fa ribaltare anche la differenza canestri dell’andata (+7), in caso di arrivo a pari punti: anche le statistiche di serata hanno subito un “oscuramento” per l’assenza degli addetti, dovuta al covid. Per i biancorossi ancora una volta sugli scudi il pivottone Cecchetti che sfiora il ventello, ma non è riuscito a piazzare la zampata decisiva.
Una vittoria particolare per Padova, come ha ricordato a fine partita il dg Nicola Bernardi, subentrato a Roberto Rugo che ha lasciato questa estate insieme allo storico coach Rubini: “tenevamo particolarmente a questo derby che il calendario ha fatto coincidere con il terzo anniversario dalla scomparsa del nostro storico vicepresidente Eugenio Papa. Ormai sono passati quasi 30 anni da quel biennio in cui la Virtus si unì con Vicenza a costituire una sinergia che portò la nostra società alla serie A (nel 1994, l’A2 festeggiata proprio al palaGoldoni ndr). Gegè fu tra i fautori della fusione, in settimana ne avevo parlato con capitan Schiavon e avevamo condiviso che non ci sarebbe stata occasione migliore che ricordarlo dedicandogli una vittoria nel derby che anche per lui rappresentava una gara molto sentita. Ringrazio il capitano e tutto il team per essersi impegnati con ogni energia consentendoci di fare questa sentita dedica”.
É la quarta vittoria consecutiva in questo 2022 che permette ai cugini neroverdi di puntare ai playoff. La Civitus, invece, deve leccarsi presto le ferite: domenica 6 febbraio si torna in campo, di nuovo in casa, contro Fiorenzuola.
C’è da vendicare l’ “imbarcata” presa all’andata.
Civitus Allianz – Antenore Energia 73-83 (17-23, 32-47, 56-61)
VICENZA Mazzucchelli 13, Bastone 9, Piccone 13, Petracca 6, Sebastianelli 4, Piccoli 4, Cecchetti 19, Chiti 5. All. Ciocca
PADOVA Cecchinato 17, Pellicano 4, Bocconcelli 23, Schiavon 5, Marangon, Ferrari 6, Lusvarghi 9, Calvi 5, Lovisotto 6, De Nicolao 8 All. De Nicolao
Arbitri: Lillo di Brindisi e Concina di Bari
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