L’atmosfera al palaGold ricordava quel lapidario -40 casalingo nella stagione poi conclusa con la salvezza all’ultimo minuto dell’ultima partita playout. Solo che in quell’occasione c’era la capolista Cento, mentre stavolta a banchettare con una scarica di triple e un +16 finale è arrivato il fanalino di coda Bologna 2016.
L’atteggiamento diverso delle due squadre è stato evidente fin dalla palla a due, con la determinazione degli ospiti che ha prevalso sui valori dei singoli giocatori in campo. Ha influito anche l’esonero di Fucka in settimana nel dare la scossa ai bolognesi, ma la sfida tra sponsorizzate Allianz (Civitus e Bank) ha messo a nudo, dopo Cremona, i limiti di Vicenza. Ambientali, col pubblico tornato a scarseggiare, complice anche il sabato sera, per lasciare spazio domenica al volley femminile tornato in A2. Un ambiente “ecclesiale”, con anche il presidente della società assente, che non aiuta di certo le prestazioni dei biancorossi. I “quattro (magna)gatti” sugli spalti, però, devono tenere la testa alta, fieri di essere vicini alla squadra anche in serate come questa, o quella con Cento, fino alla sirena finale.
Sono i professionisti scesi in campo che hanno dimostrato poco attaccamento alla maglia. Nella passata stagione il roster era qualitativamente più valido, ma la presenza di Diego Corral garantiva anche quel minimo di “vicentinità”. Un unico sussulto nell’ultimo quarto si è visto nella verve di Fabrizio Piccone, in un periodo della stagione per lui nero al tiro, ma che giocando da playmaker ha cercato di velocizzare l’attacco e mettere in ritmo i compagni, rendendo lo scarto meno pesante. In difesa poi si è francobollato su un ottimo Penny Hidalgo, fratello classe ’96 dello “Shaq” spesso immarcabile visto proprio sullo storico parquet vicentino lo scorso anno. Il 23enne Piccone può essere un punto di ripartenza, affidandogli le “chiavi” da titolare in regia, come sosteniamo da inizio stagione.
La prossima settimana per la Civitus ci sarà la difficile trasferta a Bergamo, un amarcord per Ciocca, mentre domenica 5 dicembre arriverà sotto i colli Berici la più abbordabile Crema. Servono al più presto cambiamenti per puntare, quest’anno sì, in primis ad una tranquilla salvezza.
E tenere accesa la fiammella del basket maschile di livello in città.
L’atmosfera al palaGold ricordava quel lapidario -40 casalingo nella stagione poi conclusa con la salvezza all’ultimo minuto dell’ultima partita playout. Solo che in quell’occasione c’era la capolista Cento, mentre stavolta a banchettare con una scarica di triple e un +16 finale è arrivato il fanalino di coda Bologna 2016.
L’atteggiamento diverso delle due squadre è stato evidente fin dalla palla a due, con la determinazione degli ospiti che ha prevalso sui valori dei singoli giocatori in campo. Ha influito anche l’esonero di Fucka in settimana nel dare la scossa ai bolognesi, ma la sfida tra sponsorizzate Allianz (Civitus e Bank) ha messo a nudo, dopo Cremona, i limiti di Vicenza. Ambientali, col pubblico tornato a scarseggiare, complice anche il sabato sera, per lasciare spazio domenica al volley femminile tornato in A2. Un ambiente “ecclesiale”, con anche il presidente della società assente, che non aiuta di certo le prestazioni dei biancorossi. I “quattro (magna)gatti” sugli spalti, però, devono tenere la testa alta, fieri di essere vicini alla squadra anche in serate come questa, o quella con Cento, fino alla sirena finale.
Sono i professionisti scesi in campo che hanno dimostrato poco attaccamento alla maglia. Nella passata stagione il roster era qualitativamente più valido, ma la presenza di Diego Corral garantiva anche quel minimo di “vicentinità”. Un unico sussulto nell’ultimo quarto si è visto nella verve di Fabrizio Piccone, in un periodo della stagione per lui nero al tiro, ma che giocando da playmaker ha cercato di velocizzare l’attacco e mettere in ritmo i compagni, rendendo lo scarto meno pesante. In difesa poi si è francobollato su un ottimo Penny Hidalgo, fratello classe ’96 dello “Shaq” spesso immarcabile visto proprio sullo storico parquet vicentino lo scorso anno. Il 23enne Piccone può essere un punto di ripartenza, affidandogli le “chiavi” da titolare in regia, come sosteniamo da inizio stagione.
La prossima settimana per la Civitus ci sarà la difficile trasferta a Bergamo, un amarcord per Ciocca, mentre domenica 5 dicembre arriverà sotto i colli Berici la più abbordabile Crema. Servono al più presto cambiamenti per puntare, quest’anno sì, in primis ad una tranquilla salvezza.
E tenere accesa la fiammella del basket maschile di livello in città.
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