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L’addio di Gallea a Bassano: “entrerò in uno staff professionistico senior”. E ricorda i tempi di Booker

É totale la separazione tra Orange1 Bassano e coach Stefano Gallea. Bassanese, è stato ex giocatore (da giovane anche in A1 con Milano oltre che a Bassano) e poi allenatore delle giovanili, con due finali nazionali e la prima storica vittoria dello scudetto quando era alla guida degli Under 14. Nel difficile anno del covid per lui c’è stato il debutto nel campionato senior di C Gold con i giovanotti del prolifico vivaio Orange1, ma ora per il suo sostituto, come abbiamo già riportato, la società opterà per una soluzione interna.

Gallea sembrava dovesse finire a Piacenza, invece il 38enne tecnico ripartirà da un’altra società del nord, il cui accordo verrà ufficializzato la prossima settimana (in A2 con Verona) non troppo lontana dalla sua Bassano dove ha famiglia. “Dopo tanti anni – spiega – e le situazioni accadute in questa ultima stagione, ho sentito il bisogno di cambiare, iniziando a lavorare in un contesto più legato alla pallacanestro professionistica senior, per cercare di completare il mio percorso. Rimarrò legato al settore giovanile della mia nuova società, ma entrerò a contatto con uno staff professionistico senior, con la possibilità di rendermi utile e imparare”.

Gallea ha giocato una decina d’anni tra serie A e B, laureandosi nel frattempo in Economia Aziendale all’Università Bocconi di Milano. La sua carriera si è chiusa in C Gold con l’Orange1 nel 2018 e nel 2019 aveva già ottenuto il patentino da allenatore nazionale.

“Sono molto contento di questo accordo – commenta sulla Scaligera – per me si tratta di un’importante opportunità che mi darà la possibilità di inserirmi in uno staff di grande spessore. Mi permette, inoltre, di tornare nel basket di alto livello, ambiente nel quale ci sono già passato da giocatore. Fino a questo momento ho sempre lavorato nel settore giovanile, questa sarà un’esperienza nuova ma sono pronto a dare il mio contributo e mettere a disposizione il bagaglio di esperienza che ho”.

Nella sua carriera da giocatore (nella foto in maglia Olimpia è il primo in basso a destra) è sceso sul parquet anche a fianco di Melvin Booker, padre di quel Devin che di secondo nome fa Armani ed è a un passo dal titolo Nba coi Phoenix Suns, impegnati nella Finals. Era appena nato in quegli anni di permanenza milanese del papà: “ero molto giovane, ma lo ricordo bene, era un gran playmaker ma molto diverso dal figlio“.

Che ora è diventato una superstar.