É stato come prendere uno sberlone alla Bud Spencer, che però ti riporta alla realtà. Il sogno playoff della Tramarossa é andato in frantumi negli ultimi 5 minuti di gara 5, sopra di 12 lunghezze. In precedenza 35 minuti di gioco e una battaglia
cestistica (anche ben arbitrata dalla coppia di fischietti siciliana) di alto livello, nonostante la fatica per le gare ravvicinate.
Battaglia che però ha prodotto feriti illustri: non stavano in piedi i senatori Hidalgo (ginocchio) e Bastone (schiena) che sommati agli sciagurati 5 falli di Zampogna e ad un Cernivani in panchina, che non ha fatto nemmeno il riscaldamento, hanno condannato Vicenza a un epilogo doloroso. É riapparso in un attimo l’incubo primo turno playoff, mancato per tre volte consecutive alla bella. Quella tripla a poco piú di un secondo dalla fine di Tredici, lasciato colpevolmente libero dopo che per tutta la partita ha martellato da fuori il canestro biancorosso, ha smontato il giocattolo-sorpresa creato da Ciocca.
Quando si é trattato di alzare l’asticella Vicenza é andata in difficoltà, mentre dall’altra parte ha trionfato la pacatezza di Paccarié, le uscite precise dai suoi time out e un gruppo di ragazzi che ha cambiato approccio alla gara, dimostrando solo il proprio talento. Ciocca invece si é dimostrato in piú occasioni innervosito e confusionario in alcuni cambi, non utilizzando la zone press che tanti benefici aveva dato e non fermando la partita quando l’inerzia finale stava passando agli ospiti. Il suo gioco ad alti ritmi é fisicamente dispendioso, ma aveva a disposizione un roster lungo e nella stagione del covid per la Trama ci sono stati zero positivi.
Arrivare ai playoff da secondi solo per differenza canestri é stato un risultato eccezionale. Ma rimarrà la delusione per come é maturata l’eliminazione, tra l’altro davanti agli occhi del sindaco Francesco Rucco venuto per la prima volta quest’anno al palasport, a testimonianza anche della nuova importante partnership tra la Pallacanestro Vicenza e la multiservizi Aim-Agsm, dopo la fusione caldeggiata con forza proprio dal primo cittadino.
Ora c’é solo da guardare avanti e ripartire, per strutturare e radicare ancor di piú il basket maschile nel territorio.
L’entusiasmo che ha generato questa squadra é un buon punto di partenza.
É stato come prendere uno sberlone alla Bud Spencer, che però ti riporta alla realtà. Il sogno playoff della Tramarossa é andato in frantumi negli ultimi 5 minuti di gara 5, sopra di 12 lunghezze. In precedenza 35 minuti di gioco e una battaglia
cestistica (anche ben arbitrata dalla coppia di fischietti siciliana) di alto livello, nonostante la fatica per le gare ravvicinate.
Battaglia che però ha prodotto feriti illustri: non stavano in piedi i senatori Hidalgo (ginocchio) e Bastone (schiena) che sommati agli sciagurati 5 falli di Zampogna e ad un Cernivani in panchina, che non ha fatto nemmeno il riscaldamento, hanno condannato Vicenza a un epilogo doloroso. É riapparso in un attimo l’incubo primo turno playoff, mancato per tre volte consecutive alla bella. Quella tripla a poco piú di un secondo dalla fine di Tredici, lasciato colpevolmente libero dopo che per tutta la partita ha martellato da fuori il canestro biancorosso, ha smontato il giocattolo-sorpresa creato da Ciocca.
Arrivare ai playoff da secondi solo per differenza canestri é stato un risultato eccezionale. Ma rimarrà la delusione per come é maturata l’eliminazione, tra l’altro davanti agli occhi del sindaco Francesco Rucco venuto per la prima volta quest’anno al palasport, a testimonianza anche della nuova importante partnership tra la Pallacanestro Vicenza e la multiservizi Aim-Agsm, dopo la fusione caldeggiata con forza proprio dal primo cittadino.
Ora c’é solo da guardare avanti e ripartire, per strutturare e radicare ancor di piú il basket maschile nel territorio.
L’entusiasmo che ha generato questa squadra é un buon punto di partenza.
Condividi: