Anna Zimerle si é confidata sul suo ruolo di allenatrice, una delle poche con anche l’altra vicentina sua coetanea Francesca Zara, con la quale ha giocato in Nazionale e ha vinto la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi del 2001.
“Quando ho smesso di giocare – afferma Zimerle sul mensile Pink Basket – mi hanno chiesto di iniziare ad allenare i bimbi, per me un mondo sconosciuto, ma ho accettato con entusiasmo ed ho iniziato a formarmi così, lavorando e studiando, perché l’approccio non è semplice né scontato”.
Zimerle dal minibasket è arrivata, passando per il ruolo di vice all’As Vicenza, fino a capo allenatrice in serie A2 a Sarcedo, riconoscendo che “è più difficile allenare senza dubbio! Ma anche più stimolante, forse. Perché devi cambiare setting mentale, devi approcciarti alle cose in modo differente. La dimensione da giocatrice è quella in cui sono cresciuta, possiamo dire che fosse la mia dimensione naturale, quella in cui meglio mi riconoscevo e mi sapevo esprimere anche come persona. Ora allenando, la prospettiva cambia e sto crescendo molto anche a livello personale”.
Anna Zimerle si é confidata sul suo ruolo di allenatrice, una delle poche con anche l’altra vicentina sua coetanea Francesca Zara, con la quale ha giocato in Nazionale e ha vinto la medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Tunisi del 2001.
“Quando ho smesso di giocare – afferma Zimerle sul mensile Pink Basket – mi hanno chiesto di iniziare ad allenare i bimbi, per me un mondo sconosciuto, ma ho accettato con entusiasmo ed ho iniziato a formarmi così, lavorando e studiando, perché l’approccio non è semplice né scontato”.
Zimerle dal minibasket è arrivata, passando per il ruolo di vice all’As Vicenza, fino a capo allenatrice in serie A2 a Sarcedo, riconoscendo che “è più difficile allenare senza dubbio! Ma anche più stimolante, forse. Perché devi cambiare setting mentale, devi approcciarti alle cose in modo differente. La dimensione da giocatrice è quella in cui sono cresciuta, possiamo dire che fosse la mia dimensione naturale, quella in cui meglio mi riconoscevo e mi sapevo esprimere anche come persona. Ora allenando, la prospettiva cambia e sto crescendo molto anche a livello personale”.
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