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Non solo Olimpiadi e Wnba, Natalie Achonwa impegnata anche con Gesù e… Trump: “difendo ciò che è giusto”

Natalie Achonwa non ha una decisione semplice da prendere a fine gennaio quando scadrà il suo contratto col Famila Schio: continuare l’avventura o pensare ai suoi impegni con la Nazionale canadese alle Olimpiadi e la nuova stagione Wnba? Vincent è preoccupato, De Angelis più ottimista, di sicuro non sarà facile sostituirla. Un dispendio fisico, ma anche sotto il profilo mentale: non è facile stare lontano da casa in questi mesi intensi per la 28enne originaria di Guelph nella regione dell’Ontario in Canada, padre nigeriano, mamma tedesca.

Achonwa è molto religiosa tanto che ricorda Gesù è il mio amico fraterno“, insieme all’insegnamento dato da suo padre e preso da versetto nella Bibbia dell’Evangelista Luca: a chi molto è dato, molto sarà richiesto”. Ma soprattutto è una delle giocatrici più impegnate sul fronte dei diritti umani e della politica. All’indomani della scioccante “marcia su Washington” dei sostenitori di Donald Trump, con l’assalto al palazzo del potere e una donna rimasta uccisa dalla polizia durante gli scontri la giocatrice ha commentato a caldo: qualcuno avrebbe dovuto avvertirli che hanno litigato con quelli sbagliati…“.

Ma il suo impegno parte da lontano fino alla notte elettorale sulle presidenziali statunitensi del 2020 passata dalla cestista nella sua casa a Schio: “il lavoro per quelle elezioni è finito – racconta la canadese – in questo momento i voti ci sono, non si possono cambiare. Ma l’impegno non sarà mai finito”. Il movimento Black Lives Matter contro il razzismo sta crescendo sempre di più: “soprattutto in queste elezioni – spiega Achonwa – c’è stato un tale aumento e ripresa della tensione razziale negli Stati Uniti che mi ha spinto ad usare la mia voce per aiutare in ogni modo possibile a portare in primo piano le necessità dell’uguaglianza razziale e sociale per le donne, per le donne di colore, per le persone di colore: è ora di continuare a spingere per il cambiamento”.

A luglio, Achonwa è stata premiata con il Dawn Staley Community Leadership Award della Wnba, per il suo attivismo sociale:mi sono istruita sempre di più sulla politica americana perché ho vissuto gran parte della mia vita negli Stati Uniti e sapere che ho una sorta di influenza sulle persone è un privilegio”.

Achonwa è testimonial anche di Glossier, un marchio per la cura della pelle e il trucco progettato per promuovere l’inclusività della razza ai tipi di corpo: lo faccio per la prossima generazione – continua – per quelle ragazze che assomigliano a me, è un’opportunità per far parte di una campagna con un marchio di bellezza e far sapere a ragazze e ragazzi di tutto il mondo che sei bello così come sei e non cambiarti mai per colpa di una falsa percezione di perfezione che si vede sui social media”.

“Come persona di razza mista – spiega – certi commenti ti divorano sottilmente, come ‘Mi piace di più quando ti lisci i capelli“, cose del genere, che non ti rendi nemmeno conto che siano razzismo, ma potrebbero essere dannose”.

Non tutti i campioni dello sport scendono in campo come lei però…

“Non possiamo togliere il colore della nostra pelle – conclude – non possiamo cambiare il fatto che siamo donne di colore quando ci togliamo la maglia. Ecco perché è così facile per noi prendere una posizione e difendere ciò che è giusto“.