A pochi giorni dalla celebrazione mondiale del mito sportivo di Paolo Rossi e dei funerali nel Duomo di Vicenza, vogliamo ricordare anche il Rossi dei primi tempi arrivato nella città berica. Attaverso le parole dell’amico Renzo Stella (sopra al centro con i baffi di fianco a Rossi nella foto pubblicata da Il Giornale di Vicenza), oggi general manager della Tramarossa Vicenza, ma nei “tempi belli“, come li definisce lui, direttore responsabile che curava tutta la parte redazionale dell’allora Radio Star.
“Lo conoscevo molto bene era un amico di gioventù – ricorda Stella – Paolino era di casa a Radio Star e foto ne facemmo in molte occasioni. Per tutta la vita è rimasto quel ragazzo semplice, umile, sorridente e gentile che avevo conosciuto quando, arrivato a Vicenza, non era ancora nessuno. Fantastico giocatore, splendida persona”.
Rossi si è dilettato, infatti, dal 1976 al 1979 a intrattenere i vicentini con un programma calcistico dalle frequenze radiofoniche di una delle prime emittenti private che aveva gli studi in viale Roma a Vicenza. Lui che è sempre stato grande appasionato di musica, oltre che discreto cantante. E che dopo essere diventato il Pablito Mundial ha fatto per decenni il commentatore televisivo tra Sky, Mediaset e Rai.
Entrando nelle case e ancor di più nei cuori degli italiani.
A pochi giorni dalla celebrazione mondiale del mito sportivo di Paolo Rossi e dei funerali nel Duomo di Vicenza, vogliamo ricordare anche il Rossi dei primi tempi arrivato nella città berica. Attaverso le parole dell’amico Renzo Stella (sopra al centro con i baffi di fianco a Rossi nella foto pubblicata da Il Giornale di Vicenza), oggi general manager della Tramarossa Vicenza, ma nei “tempi belli“, come li definisce lui, direttore responsabile che curava tutta la parte redazionale dell’allora Radio Star.
“Lo conoscevo molto bene era un amico di gioventù – ricorda Stella – Paolino era di casa a Radio Star e foto ne facemmo in molte occasioni. Per tutta la vita è rimasto quel ragazzo semplice, umile, sorridente e gentile che avevo conosciuto quando, arrivato a Vicenza, non era ancora nessuno. Fantastico giocatore, splendida persona”.
Rossi si è dilettato, infatti, dal 1976 al 1979 a intrattenere i vicentini con un programma calcistico dalle frequenze radiofoniche di una delle prime emittenti private che aveva gli studi in viale Roma a Vicenza. Lui che è sempre stato grande appasionato di musica, oltre che discreto cantante. E che dopo essere diventato il Pablito Mundial ha fatto per decenni il commentatore televisivo tra Sky, Mediaset e Rai.
Entrando nelle case e ancor di più nei cuori degli italiani.
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