Enrico Crosato è uno dei personaggi più conosciuti e apprezzati del basket vicentino, per i suoi lunghi trascorsi ad alto livello da giocatore e per il suo ruolo nel florido settore giovanile del Playbasket Carrè. Mentre la pandemia da Coronavirus continua ad imperversare ci ha raccontato la situazione su giovanili, Playbasket e Tramarossa Vicenza, con la quale si è interrotto il rapporto pochi mesi fa.
“É difficile fare qualcosa con i giovani – esordisce Crosato – a novembre abbiamo seguito i ragazzi con piani di allenamenti generalizzati, qualche incontro di gruppo in video conferenza, ma è difficile per un gioco come la pallacanestro trasmettere il campo dal vivo attraverso uno schermo. Stiamo cercando di fare il meglio possibile e per dicembre stiamo valutando di pianificare qualche attività all’aperto con tutte le squadre del settore giovanile, almeno per portare i ragazzi fuori da casa, perché in questo momento stanno soffrendo dal punto di vista sportivo”.
“Speriamo che a gennaio qualcosa si sblocchi – aggiunge sulle normative anti covid – al momento non ci sono novità e non c’è una data, non sappiamo nemmeno cosa accadrà questa settimana, siamo in balia dell’incertezza, incrociamo le dita. Nel Vicentino siamo tutti sulla stessa barca”.
L’ex biancorosso doveva vestire la maglia del Pizeta Playbasket in serie C ma anche lì è tutto fermo: “abbiamo un preparatore atletico che ci segue con lavori personalizzati per ogni giocatore, ma non lavoriamo di squadra“.
Infine svela com’è finita con la storia con la Trama: “all’inizio ci sono rimasto male perché consideravo il mio lavoro non finito, mi sarebbe piaciuto giocare un altro anno, è un percorso che è rimasto un po’ a metà: io e Montanari ci tenevamo perché eravamo gli unici due vicentini”
“Ma nel momento in cui è arrivato Ciocca – continua – voleva tutti professionisti che fossero disponibili al 100%, mi ha chiamato e mi ha spiegato che non facevo parte del progetto: ma non ho nessun rancore, la società ha preso una strada e ha fatto bene a prenderla”.
“I risultati – conclude – gli stanno dando ragione perciò va bene così, tiferò sempre Vicenza“.
Enrico Crosato è uno dei personaggi più conosciuti e apprezzati del basket vicentino, per i suoi lunghi trascorsi ad alto livello da giocatore e per il suo ruolo nel florido settore giovanile del Playbasket Carrè. Mentre la pandemia da Coronavirus continua ad imperversare ci ha raccontato la situazione su giovanili, Playbasket e Tramarossa Vicenza, con la quale si è interrotto il rapporto pochi mesi fa.
“É difficile fare qualcosa con i giovani – esordisce Crosato – a novembre abbiamo seguito i ragazzi con piani di allenamenti generalizzati, qualche incontro di gruppo in video conferenza, ma è difficile per un gioco come la pallacanestro trasmettere il campo dal vivo attraverso uno schermo. Stiamo cercando di fare il meglio possibile e per dicembre stiamo valutando di pianificare qualche attività all’aperto con tutte le squadre del settore giovanile, almeno per portare i ragazzi fuori da casa, perché in questo momento stanno soffrendo dal punto di vista sportivo”.
“Speriamo che a gennaio qualcosa si sblocchi – aggiunge sulle normative anti covid – al momento non ci sono novità e non c’è una data, non sappiamo nemmeno cosa accadrà questa settimana, siamo in balia dell’incertezza, incrociamo le dita. Nel Vicentino siamo tutti sulla stessa barca”.
L’ex biancorosso doveva vestire la maglia del Pizeta Playbasket in serie C ma anche lì è tutto fermo: “abbiamo un preparatore atletico che ci segue con lavori personalizzati per ogni giocatore, ma non lavoriamo di squadra“.
Infine svela com’è finita con la storia con la Trama: “all’inizio ci sono rimasto male perché consideravo il mio lavoro non finito, mi sarebbe piaciuto giocare un altro anno, è un percorso che è rimasto un po’ a metà: io e Montanari ci tenevamo perché eravamo gli unici due vicentini”
“Ma nel momento in cui è arrivato Ciocca – continua – voleva tutti professionisti che fossero disponibili al 100%, mi ha chiamato e mi ha spiegato che non facevo parte del progetto: ma non ho nessun rancore, la società ha preso una strada e ha fatto bene a prenderla”.
“I risultati – conclude – gli stanno dando ragione perciò va bene così, tiferò sempre Vicenza“.
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