
Nel giorno del compleanno di Anna Colombo è arrivata per il Quinto Miglio un’inattesa e pesante sconfitta casalinga contro il Cadelfa Padova. Ma è stata festa lo stesso in un clima del basket femminile diverso da quello della serie A2 della VelcoFin Vicenza; e nel quale si sono “rifugiate” oltre che Colombo, altre ex della VelcoFin come Elena Camazzola.
In un palasport pieno di spettatori, quasi più di quelli che si vedono sugli spalti del PalaGoldoni per le partite di A2. Vabbè che l’ingresso è gratuito o ad offerta libera, ma a Quinto si respira un clima più fresco e giovanile sugli spalti per una squadra che si autofinanzia tra crowfounding, calendari e altre iniziative.
In campo la sfida era tra due amiche ed ex di lungo corso della VelcoFin: da una parte la vicentina doc Colombo, che ha disputato una partita mediocre, in una stagione che però finora l’ha vista protagonista; dall’altra la veneziana Giulia Scaramuzza, che ha trascinato la sua squadra dando linfa in difesa e orchestrando il gioco in attacco, tra assist e un bottino di 16 punti a referto.
Padova è neopromossa in serie B, come il Quinto, ma ha la metà dei punti in classifica delle vicentine. Ha chiuso alla sirena finale con un vantaggio sopra i 20 punti contro le padrone di casa che forse hanno festeggiato un po’ troppo il compleanno di Colombo…
Ma, insieme alle rinate Colombo e Scaramuzza, l’unica vera vincitrice di domenica è stata la passione profonda e spensierata per la pallacanestro al femminile.
Che a Vicenza, nonostante il suo glorioso passato, appare smarrita.
Nel giorno del compleanno di Anna Colombo è arrivata per il Quinto Miglio un’inattesa e pesante sconfitta casalinga contro il Cadelfa Padova. Ma è stata festa lo stesso in un clima del basket femminile diverso da quello della serie A2 della VelcoFin Vicenza; e nel quale si sono “rifugiate” oltre che Colombo, altre ex della VelcoFin come Elena Camazzola.
In un palasport pieno di spettatori, quasi più di quelli che si vedono sugli spalti del PalaGoldoni per le partite di A2. Vabbè che l’ingresso è gratuito o ad offerta libera, ma a Quinto si respira un clima più fresco e giovanile sugli spalti per una squadra che si autofinanzia tra crowfounding, calendari e altre iniziative.
In campo la sfida era tra due amiche ed ex di lungo corso della VelcoFin: da una parte la vicentina doc Colombo, che ha disputato una partita mediocre, in una stagione che però finora l’ha vista protagonista; dall’altra la veneziana Giulia Scaramuzza, che ha trascinato la sua squadra dando linfa in difesa e orchestrando il gioco in attacco, tra assist e un bottino di 16 punti a referto.
Padova è neopromossa in serie B, come il Quinto, ma ha la metà dei punti in classifica delle vicentine. Ha chiuso alla sirena finale con un vantaggio sopra i 20 punti contro le padrone di casa che forse hanno festeggiato un po’ troppo il compleanno di Colombo…
Ma, insieme alle rinate Colombo e Scaramuzza, l’unica vera vincitrice di domenica è stata la passione profonda e spensierata per la pallacanestro al femminile.
Che a Vicenza, nonostante il suo glorioso passato, appare smarrita.
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